L’aria che si respira nei luoghi chiusi e frequentati per molte ore al giorno, può essere causa di danni alla nostra salute e al nostro equilibrio psico-fisico; un rischio che nelle scuole è particolarmente elevato.
Angelo Spena, Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa presso l’Università Tor Vergata di Roma parla della necessità di
“Un adeguato e regolare ricambio d’aria è la modalità con la quale è possibile migliorare l’aria che respiriamo in ambienti chiusi.”
Laddove un costante ricambio d’aria non è sempre possibile, o dove la qualità dell’aria viene inficiata da fattori esterni quali lo smog o peggio virus nocivi alla salute, l’alternativa che offre la Tecnologia è rappresentata dagli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC).
Il Prof. Spena fa riferimento ad uno studio condotto dalla Fondazione David Hume in collaborazione con la Regione Marche, da cui è emerso che con la massima portata di ricambio dell’aria, (6 o più ricambi ogni ora), gli impianti di Ventilazione meccanica controllata, installati in un ambiente chiuso abbattono più dell’80% il rischio di infezione da Sars CoV-2.
I VMC Prana prevedono dispositivi puntuali (decentralizzati) e sono dunque modulabili in base alle esigenze, sono adattabili a ogni tipo di immobile, in quanto la loro installazione risulta estremamente rapida (circa due ore) e non prevede interventi strutturali invasivi.
Inoltre, le dimensioni particolarmente compatte dei recuperatori permettono di inserirli nella parete attraverso un unico foro e di renderli praticamente invisibili a tutto vantaggio dell’estetica della struttura.
I dispositivi Prana, inoltre, sono poi dotati della funzione di monitoraggio continuo della qualità dell’aria, un plus che consente di ottimizzarne l’efficacia e l’efficienza.
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